L'ibrido chiavi in mano di DeutzViaggio alla scoperta delle nuove soluzioni motoristiche



La febbre dell’ibrido cresce. Deutz presenta soluzioni concrete e presto acquistabili per trasformare le macchine che montano i TCD 3.6 in macchine ibride o full electric. I volumi necessari sotto al cofano motore non cambiano, ma è necessario trovare spazio per le batterie che, a ben vedere, sono una zavorra ideale.

Per chi monta già Deutz passare all’ibrido sembra quasi un gioco da ragazzi, mentre per il 100% elettrico è necessario trovare uno spazio dedicato al battery pack sviluppato dalla controllata Torpeedo (acquisita nell’ottobre 2017).

Mentre i costruttori di macchine operatrici stanno acquistando tutti i motori Stage IV ancora disponibili entro la fine dell’anno (ma rivendibili su macchina soltanto per i successivi 18 mesi), il motorista tedesco di Colonia svela la sua strategia E-Deutz, mirata a offrire agli OEM soluzioni termiche, ibride ed elettriche tutte sviluppate internamente, personalizzabili declinando soluzioni modulari e ottimizzando software dedicati.

Nel momento in cui l’ennesimo salto normativo destinato a modificare le soluzioni di post trattamento allo scarico sta per entrare in vigore, la tedesca Deutz, che ha tagliato ogni ponte di sinergia con altri motoristi, cala un asso 'assoluto'. Anche perché le soluzioni presentate non sono un collage di componenti reperiti sul mercato, ma sono tutte esclusive e sviluppate internamente (vista l’acquisizione di Torqeedo, leader globale del boating elettivo e ibrido).

Al posto del diffuso 4 cilindri TCD 3.6 tarato a 74kW, ad esempio, presto le macchine construction come sollevatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, maxi minipale e pale gommate, potranno montare il nuovo 3 cilindri Deutz TCD 2.2 tarato a 55 kW più un motore elettrico con potenza di picco di 20 kW e un pacco batterie da 10 kWh.

Sul prossimo numero di Costruzioni pubblicheremo maggiori dettagli sulla configurazione.

Ovviamente le soluzioni che Deutz ha nel cassetto sono svariate, a partire da quella presentata a Intermat con un TCD 2.9, motore elettrico e pacco batterie da 30 kWh. Tenete conto che nell’orbita della strategia E-Deutz, per sviluppare soluzioni di elettrificazione con batterie da oltre 50 kWh, c’è anche una sinergia con BMW Group.

Allo stabilimento Deutz di Colonia abbiamo visto in azione due sollevatori telescopici Manitou 100% elettrici sviluppati in sinergia con lo studio di progettazione del gruppo francese e due sollevatori telescopici Liebherr, uno ibrido e uno 100% elettrico, allestiti in loco.