SSAB lancia il nuovo acciaio a emissioni zero - SSAB Zero



SSAB ha lanciato SSAB Zero™, un acciaio prodotto senza emissioni di carbonio fossile basato su acciaio riciclato e realizzato con energia prodotta senza l'utilizzo di combustibili fossili. Il Gruppo Volvo ha firmato un accordo di fornitura già al momento del lancio.
SSAB produce acciaio sia da minerale ferroso (con il metodo degli altiforni) che dall'acciaio riciclato (con il metodo del forno elettrico ad arco). 

(descrizione) "Siamo orgogliosi di poter arricchire già oggi la nostra gamma di prodotti con SSAB Zero™, in quanto vediamo crescere costantemente la domanda di acciai a basse emissioni", ha affermato Martin Lindqvist, presidente e CEO di SSAB. "Migliorando ulteriormente i processi di produzione dell'acciaio, saremo in grado di fornire un'offerta completa di prodotti a emissioni zero riducendo l'impatto sul pianeta. È di particolare soddisfazione il fatto di essere riusciti a firmare un accordo per SSAB Zero™ con il Gruppo Volvo già al momento del lancio". 
"Siamo incoraggiati dal continuo sviluppo di soluzioni a basse emissioni di carbonio. Stiamo compiendo grandi passi in avanti con l'introduzione nella nostra gamma di materiali a basse emissioni realizzati con l'acciaio riciclato di SSAB Zero™. Parallelamente al già introdotto SSAB Fossil-free™ steel, questo è un ulteriore passo verso soluzioni di trasporto a impatto climatico zero e la nostra partnership con SSAB sta accelerando questa fase di crescita", afferma Martin Lundstedt, presidente e CEO del Gruppo Volvo.

SSAB Zero™ è un acciaio a zero emissioni fossili, basato su acciaio riciclato e realizzato utilizzando energia prodotta senza l'impiego di combustibili fossili, senza dover ricorrere alla compensazione delle emissioni di carbonio o all'assegnazione di bilanciamento di massa delle riduzioni delle emissioni. La qualità e le proprietà di SSAB Zero™ saranno uguali a quelle degli acciai convenzionali di SSAB. L'obiettivo è immettere sul mercato 40.000 tonnellate di SSAB Zero™ nel 2023, aumentandole fino a circa 100.000 tonnellate nel 2025.