Il cantiere green secondo Liebherr



(descrizione) Siamo in Germania, al consueto appuntamento autunnale che i vertici del Gruppo organizzano con la stampa internazionale. La sensazione è che gli investimenti nello sviluppo di nuove tecnologie sia così importante da avere difficoltà a sintetizzarle. Due i macro concetti: soluzioni tecniche e macchine per cantieri a zero emissioni e digitalizzazione avanzata dei processi nel pieno rispetto del regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea (GDPR), le norme internazionali ISO 27001 in materia di sicurezza informatica, la sicurezza dei mezzi di produzione industriale collegati in rete nelle aziende e i requisiti di protezione specifici vigenti a livello nazionale per ogni contratto.  
Liebherr è consapevole di avere una grande responsabilità in ambito climatico e ambientale e lavora intensamente per ridurre le emissioni di CO2 dei suoi prodotti. La strategia è sostenere le esigenze dei propri clienti in termini di cantieri a impatto climatico zero offrendo soluzioni tecniche su misura delle singole applicazioni. Non ha senso perseguire una soluzione universale per ridurre i CO2 emessi. È molto meglio avere approcci differenti, proponendo alle imprese un azionamento ottimale per ogni macchina e ogni applicazione.

Macchine elettrificate, impianti sostenibili

Per quanto riguarda le macchine movimento terra la nostra attenzione si focalizza sul nuovo escavatore gommato A 916 E che da metà anno è disponibile in alcuni mercati europei “pilota” come l’Olanda. Come mai l’Olanda? Perché Liebherr ha sviluppato questa macchina in collaborazione con il partner commerciale olandese Wynmalen & Hausmann, specializzato nell'elettrificazione di macchine construction. L'escavatore gommato 100% elettrico A 916 E ha le stesse prestazioni del Liebherr alimentato a gasolio e offre anzi più forza di trazione e maggiore versatilità. Non producendo emissioni di CO2 in loco e assicurando un funzionamento a bassa rumorosità, l'A 916 E è ideale per interventi in aree urbane o capannoni chiusi. L'A 916 E ha batterie per 260 kWh: sul lato sinistro della torretta è alloggiato un modulo da 130 kWh, mentre sul lato destro ci sono tre batterie collegate in serie per altri 130 kWh. A seconda del luogo e del tipo di intervento, l'escavatore gommato elettrico può raggiungere un'autonomia di nove ore.
L'A 916 E può essere caricato sia a corrente alternata (AC) che a corrente continua (DC) ed è dotato di due caricatori integrati per un totale di 44 kWh. A seconda dell'alimentazione di corrente, la macchina può essere ad esempio caricata in circa sei ore a 400 V e 63 A. A scelta, l'A 916 E può anche essere caricato con un caricatore rapido da massimo 120 kW (DC).
Altra grande novità è la pala gommata elettrica a batteria L 507 E, già disponibile in diversi paesi europei e presentata al pubblico, proprio in questi giorni, in Italia, ad Ecomondo. La L 507 E è la prima pala gommata elettrificata del gruppo Liebherr, ha le stesse prestazioni di una L 507 a gasolio, ma senza emissioni di CO2 a livello locale. Inoltre, le emissioni acustiche sono ridotte, motivo per cui la nuova pala gommata è particolarmente adatta per applicazioni in ambienti sensibili al rumore e ai gas di scarico. La L 507 E, Liebherr si affida a un sistema di batterie ad alto voltaggio sviluppato appositamente per le pale gommate, che garantisce una potente erogazione di energia, processi di ricarica efficienti e un'autonomia dichiarata fino a otto ore. Ma non è tutto! Da stabilimento si può integrare una seconda batteria agli ioni di litio su richiesta del cliente, aumentando ulteriormente l'autonomia. A seconda della tecnologia di ricarica a bordo e della potenza di connessione, la ricarica completa è possibile in un arco di tempo che va da circa un'ora e mezza a tre ore.
Nel settore del sollevamento, oltre alla LTC presentata lo scorso maggio, arriva una 250 t 100% elettrica. È la LR 1250.1 unplugged, la prima gru cingolata con funzionamento a batteria al mondo che arriva ad un’altezza di sollevamento massima di ben 148 metri. Questo gigante a zero emissioni locali può essere utilizzato con un collegamento elettrico alla rete o senza cavo, ovvero “unplugged”.
Per quanto riguarda il trasporto di calcestruzzo e la sua produzione, sono oggi disponibili la nuova serie di autobetoniere ETM con azionamento elettrico del tamburo che consente di gettare il calcestruzzo in cantiere senza emissioni. LE ETM sono disponibili in versione ibrida su telaio con azionamento diesel tradizionale (ha una batteria per far girare il tamburo in cantiere), la versione completamente elettrica (si monta su truck elettrici) ed entrambe le soluzioni esistono anche in versione semirimorchio. Rispetto alle autobetoniere tradizionali, ai arriva a risparmiare fino al 30% di carburante e dunque anche 30% di CO2 emessi.
Ci sono poi gli impianti di miscelazione Betomix e Mobilmix che richiedono fino al 30% in meno di energia in meno rispetto alle precedenti versioni.
L’impronta di CO2 è ridotta grazie al risparmio di cemento, possibile grazie a invertitori di frequenza consentono durante il dosaggio del cemento una precisione di +/- 0,5 %. In una tipica ricetta con 300 kg di cemento è possibile risparmiare per ogni metro cubo fino a 7,5 kg di cemento. Producendo 50.000 m³ di calcestruzzo all’anno, si risparmiano 375 tonnellate di cemento  (7,5 kg x 50.000 m³). Sappiamo che la produzione di cemento richiede moltissima energia. Con i nuovi impianti di miscelazione di Liebherr si risparmiano tonnellate di CO2 ogni anno.

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Digitalizzazione, in sicurezza

Per Liebherr, il cliente con le sue esigenze individuali è sempre al primo posto, anche in ambito digitalizzazione. La digitalizzazione occupa una posizione chiave in Liebherr. Da un lato, essa accresce l’efficienza dei processi e contribuisce all’utilizzo parsimonioso delle risorse preziose e dall’altro, le nuove tecnologie dell’informazione e il collegamento in rete digitale aprono nuove opportunità per ottimizzare prodotti e servizi orientati alla clientela.
 “L’obiettivo delle nostre soluzioni digitali è sempre la creazione di un valore aggiunto misurabile per i nostri clienti e partner”, dichiara Marcel Flir, Head of Digital Business and Strategy di Liebherr.Con le nostre soluzioni intendiamo innanzitutto accrescere l’efficienza, promuovere un utilizzo sicuro e confortevole delle macchine e degli impianti, oltre a creare dei vantaggi per i nostri clienti in termini di tempi e costi.” Inoltre, la sicurezza informatica e la conformità sono altri aspetti chiave. Tra i requisiti e gli standard a cui Liebherr si attiene rientrano il regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea (GDPR), le norme internazionali ISO 27001 in materia di sicurezza informatica, la sicurezza dei mezzi di produzione industriale collegati in rete nelle aziende e i requisiti di protezione specifici vigenti a livello nazionale per ogni contratto”.

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